Il soggetto del quadro si identifica attraverso la Descrizione Buonarrotiana e viene ripreso in seguito da numerosi inventari. Il Procacci data questo dipinto intorno al 1617-19, e come gli altri della stessa galleria rientra nel clima culturale della pittura fiorentina del secondo decennio, particolarmente evidente è il gusto dell'ornato, specie nelle ricche vesti, che, in quel periodo, riguardò soprattutto la bottega del Rosselli.>>