La provenienza del dipinto non è nota. Esso compare per la prima volta inun inventario di Palazzo Pitti degli inizi del XVIII sec. (A.S.F., Guardaroba 1185, p. 426, n. 234). E' ricordato quindi nella collezione, sempre a Palazzo Pitti, di Ferdinando, figlio del granduca Cosimo III, ed è elencato nell'inventario steso alla sua morte (1713, Guardaroba 1222: vedi M.>>