Il dipinto, che apparteneva alla collezione del cardinal Leopoldo de' Medici, ha subito varie vicende attributive. Ricordata, come opera di Tiziano nell'inventario del cardinale del 1663-1667, tale attribuzione venne abbandonata nella documentazione successiva e solo riproposta quando il dipinto venne situato nell'appartamento della granduchessa Violante di Baviera.>>