Dipinto per l'altare della Cappella Cavalcanti in Santa Maria Novella, dov'è ricordato dalle cronache e guide fino al Settecento; poco prima del 1617 fu rimosso dall'altare e collocato su una parete della sacrestia; alla fine del Settecento è citato nel dormitorio al piano terreno del Convento (Fineschi, Follini Rastrelli). Nel 1810 passò alla Galleria dell'Accademia in seguito alle soppressioni napoleoniche.>>