Il dipinto giunse a Firenze nel giugno del 1682, dono dell'autore a Cosimo III che si proponeva di incrementare la collezione di autoritratti di pittori iniziata dallo zio Leopoldo de'Medici. Il granduca in segno di ringraziamento inviò al pittore una medaglia d'oro e una cassetta di liquori medicinali. La scelta del dono è argomento centrale di un gruppo di lettere di Giovan Battista Mancini al Bassetti e viceversa, pubblicatedal Prinz 1971.>>