Il dipinto è identificato con quello descritto dal Vasari (1568) nel convento delle domenicane di Annalena, a Firenze. Il Richa, che ricorda il dipinto ancora in loco, afferma che nella figura del Sant'Ilarione sarebbe da riconoscere un ritratto di Roberto Malatesta, fratello di Annalena, fondatrice del convento. Questa ipotesi e' stata accettata in passato dal Milanesi e da Crowe/Cavalcaselle, mentre fu rifiutata decisamente dal Supino.>>