Pervenne alla Galleria degli Uffizi dalla Palatina nel 1861 con una dubbia attribuzione al Dürer. Il Morelli lo rivendicò al De Pretis, dopo altre superficiali attribuzioni al Pollaiolo. Giovanni Antonio De Predis fu pittore e miniatore, come si desume anche dalla meticolosa puntigliosità con cui si sofferma sui particolari dell'abbigliamento, al pari del fratello Cristoforo: divenne pittore ufficiale alla corte degli Sforza, che ritrasse appunto in numerose miniature.>>