Fu lo stesso Aretino a inviare da Venezia il dipinto in dono al duca Cosimo I: lo descriveva molto dettagliatamente in una sua lettera indirizzata a Paolo Giovio (l'originale della lettera è passata ad un asta Sotheby il 16 marzo 1971, n. 549) e in altre indirizzate allo stesso duca. Dal 1553 si trovava nella Guardaroba granducale. Nel 1637 veniva spostato nello studio del Susterman vicino all'appartamento detto "della commedia".>>