Nell'inventario del cardinal Leopoldo de' Medici (1675) è citato come opera "del Pollaiuolo". Nelle antiche guide è indicato come opera di Leonardo. Ehlinger (1978) respinge l'attribuzione al Pollaiolo. Recentemente Serena Padovani ritiene che si tratti di uno studio preparatorio del Verrocchio eseguito su carta (Catalogo Palatina, 2003).