Il dipinto, descritto attentamente dal Vasari e lodato per l'unione di storia e poesia e per i riferimenti a Michelangelo, fu eseguito dal pittore veronese nel suo soggiorno fiorentino (1536-1541). Il gruppo del ratto di Ganimede, che allude a Cosimo I giovane salito al cielo per intervento divino è ripreso direttamente da un disegno di Michelangelo. Altri motivi michelangioleschi si riscontrano in tutto il dipinto.>>