Riferito a Cranach gia' nell'inventario del 1748, non ha subito variazioni di attribuzione, eccetto un documento di Galleria del 1773 che lo cita come opera di Dürer. Il Salvini lo ritiene opera di bottega, come il ritratto di Lutero (inv. n. 512) col quale fa pendant, nonostante la presenza del marchio dei Cranach.