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Il Rinascimento da Firenze a Parigi. Andata e ritorno
I tesori del Museo Jacquemart-André tornano a casa.
Botticelli, Donatello, Mantegna, Paolo Uccello
Tra i più importanti e sofisticati di Parigi, il Museo Jacquemart-André vanta, dopo il Louvre, la più ricca collezione di Rinascimento fiorentino in terra di Francia grazie alle centinaia di capolavori acquistati a fine Ottocento a Firenze, per lo più nell’atelier del celebre antiquario garibaldino Stefano Bardini.
Si configura dunque come un doppio ritorno a casa la mostra Il Rinascimento da Firenze a Parigi, che per la prima volta riporta in Italia il nucleo principale della raccolta Jacquemart-André. Dipinti di Botticelli, Mantegna, Paolo Uccello, Luca Signorelli, Alesso Baldovinetti, sculture di Donatello e Giambologna, bronzetti, mobili, ceramiche. In tutto 30 capolavori che riapprodano nella città dove furono creati per essere esposti nella stessa dimora-atelier del mercante che li alienò.
L’epopea dei grandi antiquari fiorentini, la nascita del mito Firenze/Rinascimento, la febbre del collezionismo che a cavallo tra Ottocento e Novecento contagiò la parte più colta della ricca borghesia europea e americana, sono capitoli di una storia narrata mille volte. Storia che ha anche un suo pendant negativo nel saccheggio del patrimonio artistico nazionale, largamente disponibile sul mercato antiquario in quegli anni post unitari e colpevolmente lasciato libero di espatriare. La straordinaria collezione Jacquemart-André si è appunto formata in quel periodo, non diversamente da quelle dei maggiori musei internazionali, con anni di acquisti selezionati e intelligenti, con in più la passione per l’arte di due coniugi innamorati, colti e lungimiranti, oltre che molto facoltosi.
Edouard André, erede di una famiglia di banchieri dell’aristocrazia imperiale, amico e compagno d’arme di Napoleone III, lasciò prima l’esercito, poi la politica, con lo scopo preciso di colmare di tesori artistici il grandioso palazzo-museo fatto costruire a Parigi sull’esclusivo Boulevard Haussmann. Nélie Jacquemart era invece pittrice, ritrattista della buona società. Si sposarono entrambi già in età avanzata e, grazie a lei, Andrè si innamorò dell’Italia e dei maestri del Rinascimento.
A partire dal 1882, ad ogni anno corrispose dunque un viaggio a Firenze dove trovarono in Bardini l’interlocutore ideale, un mercante-agente abile e fornitissimo, dal quale acquistarono i capolavori, a centinaia e di ogni genere, che oggi fanno del Museo Jacquemart-André uno degli splendori di Francia. Rimasta vedova nel 1894, Nélie continuò a frequentare Firenze e a fare acquisti fino alla morte (1912), quando lasciò allo Stato palazzo e collezioni con il vincolo di farne un museo pubblico. L’arte, diceva in accordo col marito, deve essere condivisa.
Un anno dopo, nel 1913, il Musée Jacquemart-André era già realtà e oggi festeggia 100 anni. Col ritorno a Firenze della parte preminente delle opere fiorentine il cerchio, magicamente, si chiude.
Enti promotori
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Institut de France
Con il contributo di:
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Camera di Commercio di Firenze
Civita
Fondazione Francesco Messina
Unicoop Firenze
Sponsor
l’Admarco - Edizioni Polistampa - Dafne TrasportiIdeazione
Cristina Acidini, Giovanna Damiani, Nicolas Sainte Fare GarnotCura
Giovanna Damiani, Marilena Tamassia, Nicolas Sainte Fare GarnotCatalogo
Edizioni PolistampaSegreteria
Barbara Tosti – Ente Cassa di Risparmio di FirenzeFederica Checchi – Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Ufficio stampa
Riccardo Catola e Evelyne ArrighiCatola & Partner
Biglietto
Intero: € 8,00
ridotto: € 6,00 (riservato a gruppi superiori a 10 pax, ai soci ACI, Touring Club e Unicoop Firenze ed a chi sia in possesso del biglietto in corso di validità per il Giardino Boboli-Bardini)
scuole: € 4,00 (con la gratuità degli insegnanti accompagnatori)
Orario
Da martedì a domenica: ore 10.00 - 19.00.
Chiuso il lunedì.
La vendita dei biglietti ha termine alle 18.00
Note
Visite guidate gratuite con il biglietto d’ingresso per gruppi massimo 20 pax sabato e domenica alle 15.30 e alle 17.00 (non occorre prenotare, fino ad esaurimento dei posti disponibili)
Su prenotazione visite guidate a pagamento tutti i giorni dal martedì alla domenica.