COMUNICATO DELLA SOPRINTENDENZA

Le aperture e le chiusure dei musei nei giorni di festa di fine anno

I commenti che da alcuni anni -e forse quest'anno un po' di più - vengono rivolti dagli organi d'informazione alle aperture, ma soprattutto alle chiusure dei musei del Polo fiorentino, meritano che si torni a condividere qualche elemento informativo.


Ogni anno per il periodo di festività dicembre-gennaio si deve predisporre un calendario di aperture, il più possibile ampio, che armonizzi però vari fattori di segno diverso: la normativa vigente (che, ricordo, per i musei statali prevede la chiusura nei soli tre giorni 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre), i turni dei musei, chiusi in maggioranza il lunedì, le risorse disponibili e l'adesione del personale a programmi di aperture straordinarie. Un'adesione che può essere solo volontaria, in un periodo in cui sono in molti a usufruire delle ferie, anche se all’interno di una programmazione che tiene conto delle esigenze di servizio.


Se si considera il Polo Museale Fiorentino – un insieme di 24 diversi musei e luoghi d'arte - , vediamo qual è stata e sarà la scansione delle aperture durante queste festività:

  • sabato 28 dicembre tutti i musei erano regolarmente aperti con ingresso gratuito (un dono intelligente e generoso che ha incontrato l'apprezzamento dei cittadini e dei visitatori)., e in tre casi (Uffizi compresi) l’apertura si è prolungata sino alle 23;

  • domenica 29 i musei erano di nuovo tutti aperti;

  • lunedì 30 ha aperto eccezionalmente la Galleria dell'Accademia (dov’è ancora in corso la mostra “Dal giglio al David” e dove è visibile la sala del Colosso rinnovata da poco) nonché il Museo di San Marco (con la mostra dedicata a Mattia Corvino), il Bargello, Orsanmichele, le ville di Castello, Petraia, Poggio a Caiano e Cerreto Guidi, cenacoli e chiostri;

  • il 1° gennaio 2014, nonostante la legge preveda la chiusura di tutti i musei statali saranno di nuovo aperte (con ingresso gratuito) le ville medicee e la mostra“I mai visti” presso la Sala delle Reali Poste agli Uffizi, dalle13.30 alle19.30, pure con ingresso gratuito;

  • inoltre, lunedì 6 gennaio saranno aperte dalle 08.15 alle 18.50 le Gallerie dell’Accademia e degli Uffizi, sebbene sia il loro giorno di chiusura, mentre gli altri musei del Polo Fiorentino osserveranno il loro consueto orario.


Proprio gli Uffizi, nell’arco del 2013, sono stati eccezionalmente aperti:

  • lunedì 1° aprile (Pasquetta);

  • durante la Notte Bianca del 30 aprile fino alle 24;

  • lunedì 24 giugno ( esta del Santo Patrono);

  • dal 1° luglio al 30 settembre, durante la mostra “Il Gran principe”, apertura straordinaria il martedì sera dalle 19 alle 22;

  • in occasione del progetto nazionale “Una notte al museo” aperti dalle 19 alle 23 ogni ultimo sabato del mese da agosto a dicembre;

  • in occasione di “Aperitivo ad Arte” aperti parzialmente il giovedì sera dal 6 giugno al 26 settembre.

A queste aperture straordinarie va aggiunta l’apertura gratuita e serale anche del 26 maggio, in occasione del ventennale della bomba di via dei Georgofili.

Questi dati indicano come tutti abbiano fatto il massimo per garantire le aperture straordinarie nei giorni e nelle sere in cui era opportuno e possibile, incontrando un apprezzamento differenziato del pubblico, che si presenta molto più numeroso (com'è intuitivo) quando l'accesso è gratuito.

A proposito delle festività 2013-2014. è parso ai Musei e Uffici della Soprintendenza che questa offerta - integrata dagli altri musei e dalle chiese monumentali di Firenze - potesse assicurare adeguata accoglienza nei luoghi della cultura. E poiché il calendario è reperibile in anticipo in rete nel sito ufficiale, per i visitatori sarebbe possibile - con una consultazione preventiva del sito - programmare al meglio le visite ai musei. Ma per qualche ragione, mentre controllare e prenotare un viaggio in treno o in aereo, oppure un posto a teatro, rientra nelle abitudini generali, il pubblico dei musei dà l'impressione d'esser meno propenso a informarsi preventivamente.

Per concludere, migliorare è sempre possibile, ma occorrono dei cambiamenti alle regole: anzitutto, bisognerebbe che fosse abolita o modificata la norma che stabilisce i tre giorni annui di chiusura dei musei statali, rendendo obbligatorio il servizio, come accade per i trasporti o per gli ospedali. Per fare questo occorre includere i musei tra i servizi di prima necessità. Si dovrebbe naturalmente prevedere l’aumento del personale nell'area della vigilanza e custodia.

Meno consigliabile appare l'ipotesi di abolire il giorno di chiusura settimanale. E' infatti in quelle ore che si concentrano manutenzioni, pulizie straordinarie, spostamenti e risistemazioni di opere, campagne fotografiche, monitoraggi all'impiantistica, interventi a fini di conservazione da parte dei restauratori, accessi per visitatori con esigenze speciali e ogni altra attività che presuma l'assenza del pubblico. I lavori negli ambienti restaurati e aperti negli Uffizi, così come gli spostamenti e i riallestimenti della Galleria dell'Accademia, sono stati eseguiti così: nel giorno di chiusura (e, quando necessario, al mattino prima delle 8 e di notte).

Cristina Acidini

Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze

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D’intesa con il Soprintendente

dr. Marco Ferri
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